Preparatevi ad affrontare questo bellissimo viaggio su come arrivare a Ponza e cosa vedere. Molti luoghi vi lasceranno senza parole. Difficile da spiegare le meravigliose calette e l’incredibile mare color turchese a chi non ci è mai stato. Ponza è l’isola più grande dell’arcipelago Ponziano, che comprende: Palmarola, Ventotene, Zanone. La parte interna dell’isola è prevalentemete montuosa: ricordiamo che è un’isola di orgine vulcanica. La costa è frastagliata e piena di baie da visitare in barca.
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Come arrivare a Ponza
L’unico modo di arrivare a Ponza, se non si possiede un elicottero, è quello di prendere un traghetto o un’imbarcazione privata. I porti di partenza per raggiungere l’isola sono: Formia, Terracina, San Felice Circeo e Napoli. Attenzione, l’unico porto operativo tutto l’anno è quello di Formia.
Se volete raggiungere Ponza da Roma, vi consiglio di prendere il treno dalla stazione Termini e reggiungere la stazione di Anzio. Dalla stazione al porto ci sono circa 900 metri, quindi, percorribile facilmente a piedi.
La durata del viaggio da Anzio a Ponza è di circa 1 ora e 45 minuti. Il costo del biglietto varia in base al periodo e alla tipologia di traghetto scelto. Io ho viaggiato con la compagnia Laziomar, a fine luglio, e ho pagato 23 euro a tratta. Con l’aliscafo, invece, i prezzi salgono leggermente fino a 29 euro a tratta.
Gli altri porti di partenza sono:
- San Felice Circeo – Ponza (25 euro a tratta)
- Formia – Ponza (14 euro a tratta)
- Terracina – Ponza (20 euro a tratta)
- Napoli – Ponza (55 euro, andata con aliscafo)
Dove alloggiare a Ponza
Veniamo a uno degli aspetti meno positivi dell’isola: purtroppo molti alloggi dati in affitto non sono tenuti benissimo. A parte il problema estetico, bisogna anche considerare il costo leggermente sopra la media rispetto ad altre località in Italia. Ma si sa, su un’isola quasi sempre i costi sono più alti. Una cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso dei vari B&B di Ponza, è il fatto che le lenzuola non siano comprese e bisogna pagarle a parte (20 euro a persona).
Per questo motivo io ho deciso di spendere qualcosa in più e andare in albergo. Ho scelto un meraviglioso albergo sulla scogliera, poco distante dal porto, Torre dei Borboni. Sul sito dell’albergo, se siete fortunati potete trovare qualche offerta conveniente.
Io ho pagato 241 euro per due notti in camera matrimoniale, con colazione servita sul terrazzo che si affaccia sul mare (vista meravigliosa). L’hotel ha anche una piccola piscina all’esterno con zona solarium.
A mio avviso, dovrebbero curare meglio gli spazi in comune. Alcune zone sono trascurate e sistemate alla buona per accogliere gli ospiti durante la stagione estiva. Comunque, le camere sono confortevoli e pulite.
Cosa vedere a Ponza
Veniamo al fulcro dell’articolo, ovvero cosa vedere a Ponza. Sicuramente non è un’isola facile da girare, anche perché esiste solo una piccola stradina che collega il porto al resto del territorio. Per spostarsi ci sono i mezzi pubblici, che fanno la spola da una parte all’altra dell’isola, ma si tratta di piccoli minivan con la capienza fino a 20 persone. Quindi, provate ad immaginare in alta stagione, quando l’siola è letteralmente presa d’assalto: l’attesa potrebbe durare anche ore!
Porto di Ponza
La prima attrazione è sicuramente il porto borbonico di Ponza. La sua forma a staffa di cavalo e le case dai tanti colori che si affacciano sul lungomare, lo rendono incredibilmente affasciante. I due colori predominanti sono il rosso dei magazzini e il giallo del palazzo comunale.
Inoltre, sul lungomare troverete tanti negozietti che vendono souvenir e bar caratteristici, dove fare un aperitivo o una cenetta romantica. Immersa tra le case del porto, è possibile vedere la chiesa dei Santi Silverio e Domitilia. La sua costruzione risale al 1775: internamente potrete vedere gli affreschi ispirati alla cappella Sistina ed esternamente la grande cupola che domina tutto il porto.
Spiaggia del Frontone
La maggior parte delle cale sono raggiungibili solo via mare, e per questo sull’isola sono presenti i taxi boat. Infatti, la prima spiaggia raggiungibile dal porto è quella del Frontone, sia attraverso un sentiero sia con un taxi boat. Sinceramente non è una spiaggia che ha attirato la mia curiosità: è letteralmente presa d’assalto dai turisti.
Baia di Chiaia di Luna
La seconda spiaggia, direi la più bella di Ponza, purtroppo non è visitabile perché è chiusa al pubblico (pericolo caduta massi). Si tratta di Chiaia di Luna, una spiaggia che prende il nome dalla sua forma a mezza luna. Il mio consiglio, comunque, è quello di andare in zona e fare un aperitivo al tramonto. La vista dalla strada è da togliere il fiato: infatti, c’è un camioncino che prepara cocktail e aperitivi. Vi segnalo che c’è anche un albergo-ristorante che organizza aperitivi, ma il prezzo è abbastanza elevato.
Ma ora veniamo a una delle zone più suggestive di Ponza, quella di Le Forna. Si tratta della zona più selvaggia e alta dell’isola, dove si possono trovare calette molto carine e soprattutto meno affollate. Qui, gli appartamenti in affitto sono meno costosi e sarete anche lontani dalla confusione.
Non potete immaginare i magnifici tramonti che si possono ammirare da Le Forna… Il sole muore sul mare dietro la splendida isola di Palmarola (uno dei motivi per cui andare a Ponza).
Le piscine naturali di Ponza
In zona Le Forna, percorrendo un sentiero sterrato e la bellezza di ben 300 scalini (consiglio delle scarpette comode), si arriva alle Piscine Naturali di Ponza. Si tratta di tre piscine naturali formatesi in seguito all’intensa attività vulcanica dell’isola. Lo spettacolo che si può assistere è davvero qualcosa di unico: l’acqua all’interno delle piscine è limpida e pulita.
Le piscine sono attrazzate con lettini e ombrelloni, il costo è di 10 euro cadauno. Naturalmente in alta stagione il luogo è molto affollato.
Sulla sinistra delle Piscine Naturali si trova un’altra caletta, raggiungibile tramite un sentiero, denominata Cala Feola. È l’unica spiagga di sabbia di Ponza, quindi adatta alle famiglie con bambini. Sulla destra, invece, si trova la Caletta, una piccola insenatura raggiunibile tramite una biforcazione sul sentiero che conduce alle Piscine (abbastanza impegnativo). Sinceramente il posto è leggermente scomodo, per via della roccia aguzza, ma almeno è poco affollata.
Il Giardino Botanico e il Museo Etnografico
Il Giardino Botanico di Ponza si trova nella parte sud-est dell’isola, in via Madonna 28, poco più avanti dell’albergo Torre dei Borboni. L’ingresso è gratuito e si accede previo appuntamento telefonico. All’interno del giardino è possibile vedere diverse specie vegetali tipiche delle isole ponziane. Inoltre, se siete fortunati potrete anche vedere alcuni uccelli migratori che nidificano nel giardino. Trovandosi in uno dei punti più alti dell’isola, la vista da lassù è magnifica.
Il Museo Etnografico di Ponza si trova in via Frontone, nel cuore del porto. È stato realizzato all’interno di una piccola grotta e sono custoditi un strumenti antichi, fotografie, lettere e statue che raccontano la storia dell’isola. L’ingresso è gratuito.
Le Grotte di Pilato
Le Grotte di Pilato sono un sistema di grotte e cunicoli scavati nella roccia dai romani, lungo la costa per l’allevamento delle murene. Possono essere visitate solo via mare, poiché gran parte della struttura è sommersa dall’acqua. Esiste un’altra opinione sul possibile utilizzo delle grotte, ovvero che fossero dei bagni privati collegati alla villa di Ottaviano Augusto, situata sopra le grotte (sono ancora visibili alcuni resti).
Secondo la leggenda il nome delle grotte deriva da Pilato, che fu mandato sull’isola per farlo restare lontano dai guiai, visto che era visto come un giovane litigioso. L’appellativo Ponzio Pilato si deve al fatto che riuscì a sedare una ribellione sull’isola tramite la sua mediazione.
Verso l’isola di Palmarola
Arrivare a Ponza e non visitare l’isola di Palmarola è un qualcosa di imperdonabile. Da molti è stata definita l’isola più bella del mondo e dopo averla vista devo dire che non esageravano.
Da Ponza partono tantissimi tour in barca verso l’isola di Palmarola. Il percorso per raggiungere l’isola dura circa 40 minuti: si può noleggiare una barca (se siete già esperti del luogo), oppure partecipare a un tour guidato. Dato che per me era la prima volta, ho scelto il tour guidato assumendomi il rischio di trovare i soliti barconi super affollati, ma per fortuna mi è andata bene. Mi sono affidato alla Cooperativa Barcaioli Ponzesi, il prezzo del tour è di 24 euro con pranzo a bordo, e prevede la visita sia di Palmarola sia di Ponza. Quindi, un bel tour completo della durata di 6 ore!
La prima tappa del tour, appena usciti dal porto, sono le famose Grotte di Pilato, di cui vi ho parlato prima. Ci si avvicinerà all’ingresso delle grotte per una rapida visita e poi si proseguirà il viaggio intorno a Ponza passando attraverso i faraglioni della Madonne e di Calzo, dove il mare si trasforma in una piscina di color turchese.
Punta della Guardia
Costeggiando l’isola di Ponza, in direzione sud, si arriverà a Punta della Guardia, dove è situato su uno sperone roccioso l’omonino Faro della Guardia, che è considerato il terzo faro d’Italia per potenza di luce (fino a 30 miglia). Punta della Guardia rappresenta la cima più alta dell’isola con i suoi 279 metri e si può raggiungere anche via terra grazie al suggessitvo sentiero (mulattiera) che si inerpica lungo la scogliera.
A tredici miglia di distanza da Punta della Guardia esiste la fossa più profonda del mediterrano che raggiunge i 3370 metri. Nel 1952, Jacques Picard raggiunse i 3150 metri utilizzando un battiscafo.
Cala Brigantina
La prima tappa sull’isola di Palmarola (chiamata così per via della palma nana che cresce spontanea sull’isola) è Cala Brigantina. Il nome di questa cala deriva dal fatto che fino al ‘700 era base dei pirati barbareschi. L’acqua in questa cala è davvero incredibile, di un color turchese molto acceso. Qui è d’obbligo portarsi una maschera e fare un’immersione per ammirare la bellezza del fondale.
Faraglioni di Mezzogiorno
Lasciati alle spalle Cala Brigantina, si attraversano i Faraglioni di Mezzogiorno. Questi ultimi sono un piccolo arcipelago di 4 isolotti che fanno parte dell’isola di Palmarola, chiamati così per la loro posizione a mezzogiorno. Il Faraglione più grande presenta una grotta passaggio, chiamata “Grottone di Mezzogiorno”, che a mio avviso è una delle più spettacolari d’Italia. L’acqua all’interno della grotta lascia senza parole: incredibilmente azzurra. In realtà, tutto il paesaggio è unico: addirittura sopra i Faraglioni sono presenti alcuni esemplari di palma nana.
Cala del Porto
Arrivare a Ponza e vedere la spiaggia della Maga Circe? Ebbene sì, sull’isola di Palmarola esiste la suddetta spiaggia, ma viene anche chiamata Cala del Porto o spiaggia de O’Francese, perché ospita l’unico ristorante dell’isola: “O’Francese. Il nome del ristorante è dovuto all’ex proprietario, Giuseppe, ponzese emigrato in Francia, che dopo 32 anni decise di ritornare nella sua terra natia e aprire un ristorante sull’isola di Palmarola.
La spiaggia non è grandissima ed è composta da sabbia mista a ciottoli. Il mare anche qui è di un colore turchese intenso fino a diventare azzurro in alcuni punti. La cala è protetta dall’imponente faraglione di San Silverio, dove in cima sorge la piccola cappella dedicata al santo patrono di Ponza.
La Cattedrale – Cala Tramontana
Ed eccoci in uno dei posti più suggestivi dell’intero arcipelago pontino: Cala Tramontana. In questo luogo esiste una Cattedrale fatta di scogli che si ergono verso il cielo come se fossero delle guglie gotiche. Le grotte della Cattedrale sono uno spettacolo unico della natura: il mare cristallino assume tonalità meravigliose in base alla luce. Le grotte possono essere esplorate immergendosi con maschera e boccaglio. Infatti, le Cattedrali di Palmarola, sono uno dei punti più belli in cui immergersi a Ponza.
Questo scorcio dell’isola a me ha ricordato molto il tipico panorama thailandese, fatto di roccia ricoperta da vegetazione fitta, un po’ come Phi Phi Island.
Spiggia di Vricci
Subito dopo la bellissima Cattedrale di Cala Tramontana ci dirigiamo verso la spiaggia di Vricci. Quest’ultima si trova più a sud, ed è sorvegliata dallo scoglio Spermaturo, che prende il nome dalla sua particolare forma susiforme eretta. La spiaggia è formata da tanti piccoli ciottoli “vricci” e l’acqua intorno assume delle tonalità azzure incredibili.
La Forcina
Poco distante dalla spiaggia di Vricci vi è La Forcina, denominata così per via di un enorme spuntone di roccia che ricorda un attrezzo utilizzato per salpare le reti. La Forcina è uno dei luoghi più misteriosi/mistici dell’isola: secondo un’antica leggenda, qui dimoravano munacelli, streghe e diavoli.
In passato veniva chiamata Forcina del Diavolo, dove nelle notti di luna piena i diavoli si davano appuntamento a Palmarola.
Ritorno sull’isola di Ponza
Prima di lasciare la bellissima isola di Palmarola e arrivare a Ponza, il tour si conclude con un ultimo bagno e il pranzo in barca (pennette al sugo). Quando si lascia Palmarola si ha una stretta al cuore. Non avrei mai immaginato che in Italia potessero esistere posti del genere: una meraviglia della natura per flora e fauna marina!!!
Tornati sull’isola di Ponza, si continua a esplorare le tante calette raggiungibili solo in barca, come la spiaggia di Lucia Rosa con il faraglione dell’Arco Naturale. Questo faraglione, detto anche “u spacc purp”, prende il nome dalla sua forma ad arco.
Si narra che Lucia Rosa fosse una ragazza innamorata di un uomo di una classe sociale diversa dalla sua, disperata per questo amore impossibile e ostacolato dalle famiglie si tolse la vita gettandosi dalla scogliera.
Il giro continua visitando cala Feola, luogo che ospita le famose Piscine Naturali, cala Felci, Cala Inferno e la spiaggia del Frontone, fino a giungere nuovamente nel porto di Ponza.
Arrivare a Ponza e dove mangiare
Nel mio breve viaggio sull’isola di Ponza ho provato alcuni locali che vi elenco qui di seguito:
- Pizzeria Rosticceria Ponzese – Si trova sul Corso Carlo Pisacane. La pizza non è male (senza infamia e senza lode), ci si può accomodare solo all’esterno e i tavoli sono pochi. La media recensioni su Google è di 4,2 ⭐⭐⭐⭐
- Trattoria la Lanterna da Silverio – Situata su Corso Carlo Pisacane, si tratta di una trattoria storica di Ponza con cucina tradizinale. Ho letto che ha cambiato gestione e le recensioni sono comunque positive. La media recensioni su Google è di 4,3 ⭐⭐⭐⭐
- Ristorante Miramare da Ciro – A mio avviso, è un ristorante che merita, oltre che per la cucina molto buona, anche per la meravigliosa vista sull’isola di Palmarola (tramonti fantastici). Inoltre, essendo distante dalla zona del porto (la più cara) troverete il giusto rapporto qualità-prezzo. La media recensioni su Google è di 4,5 ⭐⭐⭐⭐
Oltre a questi tre locali, mi hanno anche consigliato: “Acqua Pazza“, in zona Porto (Media recensioni 4,3 ⭐⭐⭐⭐ – prezzi medio-alti) e “A Casa di Assunta“, in zona Chiaia di Luna (Media recensioni 4,3 ⭐⭐⭐⭐- cucina tipica ponziana).
Il mio articolo su come arrivare a Ponza e cosa vedere si conclude qui. Spero che tutte le mie informazioni siano utili per organizzare il vostro viaggio su questa fantastica isola. Mi raccomando! Cercate di visitare l’isola di Palmarola.